LE EMOZIONE E MOTIVAZIONI

LA TEORIA DI DARWIN

Il primo ad aver formulato una teoria sulla funzione delle emozioni è stato Charles Darwin (1809-1882). Per Darwin le emozioni hanno la funzione di migliorare l'adattamento di un organismo ad un ambiente. Con le emozioni negative (ad esempio la paura del buio) un organismo può evitare le fonti di pericolo, con quelle positive aumentare il suo benessere, sicurezza e possibilità di riprodursi.

C'è un legame tra bisogni ed emozioni. I bisogni possono essere primari o fisiologici (sono costanti e universali) oppure altri più complessi che sono il prodotto della nostra educazione, cultura, società. In psicologia prende il nome di motivazione l'insieme dei pensieri e dei progetti che sviluppiamo per soddisfare i nostri bisogni. Motivazioni ed emozioni sono strettamente legate:

  • emozioni positive nascono quando le motivazioni e i bisogni sono soddisfatti, altrimenti subentrano le emozioni negative (ad esempio il superamento o meno dell'esame)

 

Maslow e la piramide dei bisogni - Psicoadvisor

Abraham Maslow (1908-1970) ha elaborato la piramide dei bisogni umani. I bisogni primari ne sono alla base, seguono poi quelli più complessi. Solo la soddisfazione di un livello permette il sorgere di un bisogno del livello superiore. 

Talvolta le motivazioni possono essere in conflitto tra di loro. Ad esempio tra il desiderio di stabilità e tranquillità e l'istinto di dominio e possesso. 

LE ESPRESSIONI FACCIALI

Le microespressioni facciali nelle emozioni - Psicologia24

Le emozioni vengono comunicate agli altri con le parole e le espressioni del volto. Per Darwin il legame tra emozione e movimenti del volto è universale e innato; la cultura lo influenzerebbe solo in modo secondario.

 Lo psicologo Paul Ekman ha dimostrato l'universalità delle espressioni facciali con studi che sembrano confermare l'ipotesi di Darwin: persone di culture differenti identificano nella maggior parte dei casi le stesse foto con volti che esprimono le stesse emozioni. 

 Secondo alcuni studiosi esistono emozioni che dipendono dalla cultura. Per un accadimento, gli appartenenti a una cultura possono reagire in modo differente rispetto a quelli di un'altra. Anche le "regole di esibizione" delle emozioni possono essere differenti. Ad esempio le culture mediterranee tendono a mostrare le emozioni in modo forte, teatrale; altre, come in quella giapponese, le persone tendono a controllarsi di più.

L'AFFETTIVITÀ

 Affettività | Dottori Roma

Le emozioni sociali (rapporti famigliari e di amicizia) nascono in relazione ad altri individui e non semplicemente ai bisogni individuali. 

L'attaccamento madre-figlio

I bambini cercano la vicinanza della madre e alcuni studiosi ritengono che il modo con cui si legano determinerà il loro atteggiamento da adulti verso l'amore. Esiste un attaccamento sicuro (il bambino prova fiducia); un attaccamento di rifiuto (il bambino non prova fiducia); un attaccamento ansioso (il genitore talvolta è distaccato, talvolta premuroso e il bambino resta insicuro). 

L'amore 

Nelle relazioni di affetto entrano in gioco due forze talvolta contrapposte: il desiderio di vicinanza e intimità, il desiderio di essere liberi e indipendenti. Gli psicologi descrivono 4 categorie:

  • sicuri, cioè quelli che non hanno problemi né con la vicinanza e l'intimità, né con l'essere indipendenti
  • appiccicati, cioè quelli che desiderano a tutti i costi l'intimità e temono l'indipendenza dell'altro
  • capricciosi, cioè quelli che temono un eccesso di vicinanza e non hanno problemi con l'indipendenza
  • instabili, cioè quelli che temono sia la vicinanza sia l'indipendenza e sono quindi insicuri.
Una persona può rientrare in  più categorie durante le sua vita.

Commenti

Post popolari in questo blog