LA MEMORIA
I tipi di memoria
La memoria sensoriale riguarda la breve traccia lasciata dalle sensazioni incontrando i nostri organi di senso. Ad esempio, quando vediamo qualcosa l'immagine ci rimane impressa sulla retina e poi scompare, inconsapevolmente. Il fenomeno del dejà vu è probabilmente legato a questo meccanismo. La memoria fotografica consiste nella capacità di trattenere il ricordo sensoriale per un periodo più lungo.
La memoria a breve termine ha una durata molto breve (da venti ai trenta secondi) e non può contenere molte informazioni (circa sette unità di informazione al massimo, ad esempio sette numeri circa). La memoria a breve termine ha una stretta relazione con l'attenzione, infatti noi non possiamo stare attenti a più di sette cose contemporaneamente.
La memoria a lungo termine è il deposito di tutte le nostre conoscenze e ricordi e include diversi tipi di immagazzinamento delle conoscenze: la memoria implicita riguarda qualcosa che si è appreso a fare (ad esempio i movimenti necessari per andare in bicicletta, oppure parlare la propria madrelingua); la memoria esplicita è richiamata consapevolmente, ad esempio per rispondere a una domanda durante una interrogazione. In alcuni casi la memoria implicita precede quella esplicita (ad esempio il digitare il bancomat).
La memoria autobiografica è importante per la creazione della nostra identità personale, dato che rappresenta il nostro vissuto. Il periodo della vita che al suo termine lascia ricordi più vividi è la giovinezza, fase in cui un soggetto fa per la prima volta molte esperienze e affronta momenti cruciali dello sviluppo.
La memoria prospettica riguarda il nostro futuro, per esempio che in un dato giorno si verrà interrogati in quella tal materia.
La memoria esterna è tutto ciò che è in grado di conservare informazioni sotto forma di supporti materiali come libri, documenti, memorie elettroniche.
La memoria conserva solo le informazioni rilevanti e le organizza
La mente organizza ciò che vede in informazioni rilevanti e meno rilevanti. Ad esempio durante una festa abbiamo visto i quadri appesi alla parete o il colore delle poltrone, ma non le ricordiamo più. Un ricordo può perdere sempre più particolari, ad esempio quando da autobiografico si trasforma in semantico: so che Roma è la capitale dell'Italia, ma non ricordo quando l'ho imparato.
La memoria ricostruisce il passato
L'emozione può favorire il ricordo se è moderata se supera una certa soglia. Si tende a pensare che una forte emozione induca sempre un ricordo più stabile e preciso, ma ciò non è vero.
La psicologa americana Elizabeth Loftus ha dimostrato come il tasso di errori nei casi di testimonianza di reati sia molto elevato perché il testimone è concentrato su dettagli secondari rispetto al riconoscimento dell'aggressore.
Infine la mente colma la mancanza di ricordi con informazioni verosimili.
L'oblio
Non ricordiamo le informazioni che non sono passate nella memoria a lungo termine. Ad esempio spesso non ricordiamo il nome di una persona che ci è stata da poco presentata. L'oblio, ovvero il dimenticare informazioni memorizzate, è un importante funzione che permette alla mente di non sovraccaricarsi di informazioni per lo più inutili.
La curva dell'oblio di Ebbinghaus riporta la percentuale di informazioni ricordate nel tempo
Le teorie sulle cause dell'oblio possono essere raggruppate in quattro categorie:
- decadimento con il passare del tempo delle tracce di memoria, come una scritta incisa sulla pietra;
- interferenza l'arrivo di nuovi ricordi interferisce con quelli vecchi, soprattutto se sono simili;
- perdita della via di recupero il ricordo non è cancellato, ma si perde la capacità di ritrovarlo nella nostra mente;
- teoria della rimozione di Freud certi ricordi sono dimenticati inconsciamente perché la loro presenza ci disturba.
L'amnesia
Quando la dimenticanza e l'oblio non sono naturali, ma causati da circostanze patologiche o traumatiche, allora si hanno casi di amnesia. Questo probabilmente avviene per un disturbo dell'ippocampo.
Si distinguono due tipi di amnesia:
- l'amnesia retrograda riguarda la cancellazione dei ricordi passati o avvenuti prima del danno cerebrale. In casi estremi le persone non ricordano più informazioni profonde e già consolidate (nome, che lavoro fa,....) e perdono così parte della loro identità.
- l'amnesia anterograda consiste nell'impossibilità di formare nuovi ricordi. La causa è in genere un danno permanente dell'ippocampo.
Un esempio di amnesia anterograda è descritta da Oliver Sacks nel suo libro.
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